Il reggaeton, o reguetón, da genere di nicchia è diventato nel giro di 10 anni ascoltatissimo e ballatissimo praticamente ovunque.
Di origine latina, questo stile ispirato a suoni afro-caraibici ha esteso i propri confini territoriali raggiungendo i Nord America, il Sud America, l’Europa e l’Italia grazie a La Gasolina di Daddy Yankee, ma anche per via degli immigrati sudamericani. Il video di Despacito di Luis Fonsi con Daddy Yankee è il più visualizzato di sempre della piattaforma di YouTube.
Il suono del reggaeton è caratterizzato da un ritmo sincopato prodotto elettronicamente nei confronti del quale è difficile non farsi coinvolgere.
I testi spesso espliciti hanno portato a censure ed interrogazioni parlamentari. Altre polemiche sono state scatenate dal perreo (letteralmente “cagnolino”, “twerking”), un ballo con tratti sessuali espliciti, che si associa frequentemente a questo genere musicale
Porto Rico, Panamà, Colombia e Cuba sono le nazioni che con i loro artisti hanno maggiormente contribuito alla crescita di questo genere musicale.
Attualmente il reggaeton made in Porto Rico è indiscutibilmente il numero 1 al mondo. L’elenco degli artisti che l’isola ha prodotto è quasi sterminato.
Anuel AA, Daddy Yankee, Don Omar, Bad Bunny, Tego Calderon, Wisin & Yandel, Rauw Alejandro, Nicky Jam, Ozuna, Farruko, De La Ghetto hanno scritto una pagina importante della musica.
Il mondo anglosassone ha dovuto tenere conto dell’esplosione del reggaeton, e per conquistare la cima delle classifiche sono fioccate le collaborazioni tra gli artisti nordamericani e latini.
Proprio le collaborazioni sono un altro tratto caratteristico di questo stile. Per creare una hit assoluta è quasi doveroso far lavorare insieme cantanti top della latin urban. Quando questo si verifica il risultato arriva quasi in automatico.