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Il fenomeno Karol G, la colombiana che ha conquistato il mondo con le sue canzoni

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Ovunque vada, Karol G travolge come un’onda: oramai tutti conoscono le sue canzoni, vogliono emulare il suo look, e parlare con il suo accento.

Che abbia i capelli blu, rossi o rosa, che scelga pantaloni o minigonne, il suo punto di forza è che chiunque può identificarsi con lei, dal momento che la star colombiana elogia e accoglie tutti i tipi di persone e le fa sentire parte di una comunità.

Oggi è l’artista latina più ascoltata al mondo, e ha trasceso il suo aspetto musicale per diventare un fenomeno culturale di massa che l’ha affermata come l’artista urbana più conosciuta e riprodotta al mondo.

Carolina Giraldo, conosciuta artisticamente come Karol G, è nata nel 1991 a Medellín.

Juan Guillermo Giraldo Ramírez, suo padre, è stata la figura chiave del suo successo. È stato lui a insegnargli l’amore per la musica; nel tempo libero lui suonava in un gruppo con il quale eseguiva brani rock, salsa e ballate.

Fu anche lui che, quando aveva 14 anni, le suggerì di partecipare alla versione per bambini del concorso X Factor e, sebbene avesse battuto più di 50.000 persone alle audizioni, abbandonò il concorso prima di raggiungere la fase finale. Ma suo padre non si è scoraggiato, ha insistito nel sostenerla cercando nuove opzioni per la sua carriera musicale.

Esordio amaro, e successiva svolta con l’incontro con Ovy On The Drums

Nel 2006, Carolina firma con l’etichetta portoricana Diamond Music, pubblica le sue prime canzoni, che però non hanno avuto successo. Nel 2008 la Universal Music Latino le offrì un contratto come compositrice interna ma lei lo rifiutò perché le era chiaro che voleva fare la cantante. Nello stesso anno, dopo diversi insuccessi, decide di studiare marketing a New York e si trasferisce a Long Island a vivere con una sua zia.

Un giorno, in metropolitana, nota la pubblicità della Boston Music Conference e per pura curiosità decide di avvicinarsi a quell’evento. Quella visita le diede nuovamente forza e la motivò a tornare alla musica con rinnovata disciplina. Fece le valigie e tornò a Medellín, dove studiò per cinque anni composizione, musicologia e canto all’Università di Antioquia.

Il reggaeton cominciava a rafforzarsi nella scena musicale latina e Medellín divenne presto un fulcro di questo genere. Lei, che era cresciuta ascoltando Daddy Yankee, capì presto che questo era il tipo di sogno che voleva che diventasse realtà.

Nel 2013 arrivò la svolta con l’incontro avvenuto col produttore e amico Ovy On the Drums che con lui trovò il suo sound personale.

Comunque non è stato facile imporsi e avere successo in un genere dominato dagli uomini, in cui le donne erano state relegate a un ruolo secondario, apparendo poco vestite nei video musicali reggaeton. Ma lei, insieme a un’intera generazione di donne che volevano farsi spazio in questo mondo misogino, sono riusciti a eguagliare, e in molti casi a superare, i loro omologhi maschi.

Gli staordinari traguardi tagliati da Karol G

Partendo da Medellín, è così riuscita a creare un impero accumulando successi e battendo record: nominata nove volte ai Latin Grammy è uscita vittoriosa in due occasioni – e due volte ai Grammy, vincendo come miglior album nell’ultima edizione musica urbana per il celebratissimo Mañana será bonito. Billboard l’ha nominata Donna dell’anno 2024.

“Per tanti anni sono rimasta delusa dal fatto di essere donna, mi sono ritrovata lungo il cammino tanti rifiuti e tante occasioni perdute per quel motivo che mi chiedevo perché non fossi nata uomo per sfruttare tutto questo amore, questo desiderio e la passione che avevo per la musica”, ha detto nel suo discorso quando ha ritirato il Grammy.

Proprio aiutare gli altri ha motivato la creazione della Fondazione Con Cora, che promuove l’emancipazione delle donne capofamiglia, dei giovani a rischio, dei bambini con malattie croniche, delle gravidanze adolescenziali, delle donne in carcere, tra gli altri.

In diverse prigioni della Colombia, l’artista è stata protagonista di alcuni dei momenti di solidarietà, interpretando diverse canzoni con i detenuti.

L’anno scorso ha anche testato le sue capacità nella recitazione con un’apparizione nella miniserie Netflix “Griselda”, con la collega colombiana Sofía Vergara, e ha lanciato la sua etichetta discografica, Bichota Records.

Canzoni e album che hanno consacrato Karol G ai vertici delle calssifiche

L’impero che la ragazza è riuscita a costruire è merito di hit come Tusa, Provenza o TQG, che sono già inni di una generazione. registrato Proprio “TQG” che ha messo a tacere una presunta rivalità con Shakira è diventata la canzone di maggior successo sulla piattaforma Spotify, pronta a sfondare il miliardo di ascolti.

Con Bichota (2021) è diventata un’icona dell’empowerment femminile, ha parlato da vicino alle donne per dire loro che erano padrone dei loro desideri e che potevano gridarli al mondo. Ma con Mañana Será Bonito ha rivelato il suo lato più intimo, ha scritto del suo dolore e ha trasformato uno dei momenti più difficili della sua vita in un album che parla del suo processo di guarigione.Sono stati alcuni anni di trasformazione molto forte, di tante esperienze che hanno costruito la persona che sono oggi”.

Il riferimento è al processo che ha vissuto dopo la rottura della sua chiacchieratissima relazione con il collega portoricano Anuel AA, con il quale era fidanzata.

In Bichota Season, la seconda parte dell’album, adotta un approccio diverso: dice addio al crepacuore e rende chiaro che vuole conquistare il mondo.

Karol G ha iniziato il suo “Mañana Sera Bonito Tour” lo scorso dicembre con due spettacoli “tutto esaurito” allo stadio Atanasio Girardot di Medellín.

Successivamente ha entusiasmato i fan di Messico, Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Venezuela e Bogotá, dove ha riempito lo stadio El Campín per due sere di seguito, e regalerà le stesse emozioni in Perù, Cile, Paraguay, Brasile, Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Francia, Italia, Belgio, Germania e Portogallo per finire in Spagna, dove sollazzerà gli amanti del reggaeton al Santiago Bernabéu per tre sere di seguito.

La ciliegina sulla torta è arrivata qualche giorno fa quando l’F.C. Barcellona ha annunciato che la sua prima squadra femminile indosserà il suo logo sulla maglia contro il Villarreal (vedi la foto qui sotto), mentre la squadra maschile lo indosserà addirittura contro il Real Madrid il 21 aprile in ‘el clásico’ per un’esposizione mediatica senza precedenti.

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